di Gaio Plinio Secondo, Storia naturale, ed. dir. da G.B. CONTE, I, Cosmologia e geografia, libri 1-6, Torino 1982, pp. 272-273.
[40] Nam caniculae exortu accendi solis vapores quis ignorat? cuius sideris effectus amplissimi in terra sentiuntur: fervent maria exoriente eo, fluctuant in cellis vina, moventur stagna. orygem appellat Aegyptus feram, quam in exortu eius contra stare et contueri tradit ac velut adorare, cum sternuerit. canes quidem toto eo spatio maxime in rabiem agi non est dubium.
E poi, chi non sa che al levarsi della Canicola il calore del Sole si accentua? Gli effetti di questo segno[1] sono i più estesi che si colgano sulla Terra: al suo apparire il mare si gonfia, il vino ribolle nelle cantine, gli stagni si smuovono. In Egitto si chiama oryx[2] una bestia che – raccontano –, al levarsi della Canicola, si arresta a guadarla frontalmente e, in qualche modo, pare adorarla, dopo aver emesso uno starnuto. In ogni caso, non c’è dubbio che i cani per tutto quel periodo sono particolarmente predisposti alla rabbia.

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[1] Su altri effetti di Sirio, cfr. VIII 152; IX 58; XVIII 270.
[2] Apparentemente una sorta di antilope. Cfr. anche VIII 214; XI 255.
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A proposito della Canicola, cfr. l’articolo sul blog SENTENTIAE ANTIQUAE.