vd. AE 1950, 199 = CIMRM I 423; cfr. SCARPI P., ROSSIGNOLI B. (a cura di), Le religioni dei Misteri, vol. II., Samotracia, Andania, Iside, Cibele e Attis, Mitraismo, Milano 2002, pp. 376-377; 396-397; 557-558; 564.
Numerose iscrizioni documentano la costruzione o la ricostruzione di spelaea: CIMRM I 706, dall’Italia, attesta infatti la ricostruzione, per opera del pater patratus Publio Acilio Pisoniano, di uno spelaeum distrutto da un incendio. Si vd. anche CIMRM I 652, sempre dall’Italia. Dalla dedica di una grotta con statue e ornamenti parla un’iscrizione africana (CIMRM I 129), di una con statue e con un altare un’iscrizione dall’Italia (CIMRM I 6609. Di una grotta espressamente destinata al culto parla un’iscrizione dalla Mesia Inferiore (CIMRM II 2296). La grotta è il luogo ideale per un ladro di buoi come Mitra[1], ma era per i seguaci del dio anche un’immagine del mondo entro il quale si svolgeva la vita umana[2]. All’interno di queste grotte aveva luogo il sacrificio del toro (CIMRM II, figg. 614, 620-621, 630, 632, 643, 645), si svolgevano le azioni rituali e si celebravano le iniziazioni[3]. La grotta non è forse lo spazio selvaggio e inabitato, ma certamente è uno spazio “altro” rispetto al quotidiano in cui scorre la vita umana.
Hic locus est felix sanctus piusque benignus.
quem monuit Mithras mentemque dedit
Proficentio patris sacrorum.
utque sibi spelaeum faceret dedicaretque
5 et celeri instansque operi reddit munera grata
quem bono auspicio suscepit anxia mente
ut possint syndexi hilares celebrare uota per aeuom.
hos uersiculos generauit proficentius
pater dignissimus Mithrae.
*
Questo luogo è propizio, santo e pio (e) fausto,
Mitra lo ispirò e lo suggerì
a Proficenzio, padre dei sacri riti,
perché facesse edificare e consacrare in suo onore una caverna,
5 e, affrettando il compimento dei lavori, egli offrì doni gradevoli,
e gli fornì auspici favorevoli per sostenerne l’animo inquieto
perché felici gli iniziati uniti nella stretta di mano[4] possano
[celebrare i loro voti in eterno.
Compose questi brevi versi Proficenzio,
padre degnissimo di Mitra.
*
This spot is blessed, holy, observant and bounteous:
Mithras marked it, and made known to
Proficentius, Father of the mysteries,
That he should build and dedicate a Cave to him;
5 And he has accomplished swiftly, tirelessly, this dear task
That under such protection he began, desirous
That the Hand-shaken might make their vows joyfully forever.
These poor lines Proficentius composed,
most worthy Father of Mithras[5].

***
Note:
[1] CAMPBELL L.A., Mithraic Iconography and Ideology, Leiden 1968, pp. 7-9; COMMOD. Apol. I 13, 1-2; 4; 6-7.
[2] MERKELBACH R., Mitra, Genova 1988, p. 137.
[3] Cfr. TERT. cor. 15, 3; SFAMENI GASPARRO G., Il mitraismo: una struttura religiosa tra “tradizione” e “invenzione”, in BIANCHI U. (a cura di), Mysteria Mithrae. Atti del seminario internazionale (Roma-Ostia 28-31 marzo 1978), Leiden-Roma 1979, pp. 354-355.
[4] syndexi: è frequente nell’iconografia mitraica la rappresentazione di due figure maschili unite da una stretta di mano; stringendo la mano che il pater, che occupava il grado più alto nella gerarchia iniziatica, gli offriva, l’iniziando instaurava uno stretto rapporto personale con quello e ne diveniva, per così dire, aiutante (MERKELBACH 1988, p. 130). Attraverso di essa si sigillava l’impegno solenne dell’iniziato con la divinità e con gli altri iniziati (LE GLAY M., La δεξίωσις dans les mystères de Mithra, Acta Iranica XVII 1978, pp. 300-301).
[5] CLAUSS M., The Roman Cult of Mithras: The God and His Mysteries, London 2017, p. 42.